Inizia il mio viaggio con Mr. Dee Still alla scoperta del patrimonio ampeleografico italiano.
Oggi lo porto a La Morra, uno degli undici comuni riconosciuti dal disciplinare per produrre il barolo. Precisamente siamo ad Annuziata, una frazione del suddetto comune, di cui si hanno tracce fin dall’ epoca romana.
La nostra metà è Cascina Ballarin, vignaioli da più di tre generazioni che usano una attenzione particolare in vigna a tutto quello che concerne la sostenibilità.
Le storie che questi vignaioli possono raccontare sono molte, dall’origine del nome Ballarin che fu dato ad uno degli antenati della famiglia perché lavorava in una delle cascine più grandi dei dintorni, la Cascina Ballarina; al nome che contraddistingue la Barbera Pilade, nome quest’ultimo del nobilotto che possedeva precedentemente il terreno dove viene coltivato la vite che genera questo vino.
Ma parliamo dei vini, voglio stimolare Mr Dee Still con la suddetta Barbera, la quale rilascia nel calice delicati profumi di mora matura e di fresca rosa. I sentori del passaggio in legno si percepiscono con note di cuoio e di tabacco. Il sorso è corposo, morbido e pieno, con una freschezza vellutata. Lo vedo perfetto in accompagnamento ad un filetto di maiale arrosto con delle patate al rosmarino.
Il secondo vino che degustiamo è il nebbiolo, proveniente da cru differenti, cioè da vigneti di altri comuni: oltre all’Annunziata troviamo uva del comune di Novello e di Monforte. Un sorso sinuoso ed elegante, delicato ma di carattere, ideale per tutto il pasto. La fragola, la ciliegia, i sentori di sottobosco e di vaniglia vi accompagneranno sorso dopo sorso in un connubio perfetto tra olfatto e gusto, mentre d’innanzi a voi un fumante risotto mantecato ai formaggi d’alpeggio aspetta solo di essere mangiato.
Mr. Dee Still non proferisce parole, ma calice dopo calice sorride. So di averlo emozionato, missione compiuta!