Le regioni di produzione del tabacco

Le regioni di produzione del tabacco

In questo articolo, andremo a scoprire i Paesi più importanti dove avviene la produzione di tabacco, con cui vengono realizzati splendidi manufatti da degustare e da abbinare a diversi spirits.

Partiamo con il primo Paese, Cuba. In questa splendida isola caraibica la produzione del tabacco è una risorsa molto importante per il Paese e, per garantire una qualità eccelsa, le migliori zone di produzioni sono state classificate come “Vegas de Primera”, cioè piantagioni di prima classe con una classificazione superiore per l’eccezionale qualità del suolo e del microclima.
Le aree classificate come Vegas de Primera sono Pinar del Rio, Partido, Remedio e Vuelta Arriba.

Il secondo Paese è la Repubblica Dominicana. In questo Pase, sono presenti numerose Aziende che producono sigari di altissima qualità e aree di produzioni di tabacco selezionate. Le produzioni migliori sono nelle valli di Cibao e di Yaque, ed i tabacchi utilizzati sono principalmente il Piloto e l’Olor dominicano.
Le Valli di Cibao e Yaque e la Vega Real sono zone protette anche dalla furia dei cicloni caraibici, grazie alle catene montuose delle Cordilleras.

Continuiamo questo viaggio in Nicaragua. Quella nicaraguense è una produzione di prim’ordine, in grado di competere con i più rinomati terroir, compresi quelli cubani.

In Nicaragua il tabacco si coltiva nella zona nord-ovest del paese (dove si trova anche Estelí, la capitale del sigaro) tra laghi e vulcani, in una regione montuosa dalla fisionomia fuori dal comune. La climatologia della regione ricorda molto quella della Vuelta Abajo a Cuba. Le principali zone di produzione del tabacco sono: Estelí, Condega, Jalapa e l’isola di Ometepe. Le varietà coltivate sono in maniera predominante di seme avana, denominate “habano”. La grande diversità geologica permette di produrre una vasta gamma di tabacchi ed assicura, con la regione di Jalapa, un ottimo terreno per la coltivazione delle foglie di capa.

In Honduras, nonostante la presenza del tabacco sia documentata fin dai viaggi di Colombo, e quantunque esistesse fin dal 1765 a Santa Rosa de Copán una fabbrica di sigari impiantata dagli Spagnoli, il paese non è mai stato celebre per le coltivazioni di tabacco, almeno fino a quando, all’indomani della rivoluzione cubana, non fu anch’esso invaso dagli esuli che diedero il via ad una nuova economia del paese. Nelle valli di Jalapa (al confine con il Nicaragua), Jamastrán, Azacualpa e Talanga gli esuli cubani trovarono terreno fertile per le piantagioni di tabacco.

Di seguito trovate altre zone di produzione con le loro caratteristiche principali di coltivazione.
– Nella valle di San Andrés in Messico si produce una variante del tabacco Sumatra;
– In Ecuador si produce una foglia da capa di qualità eccellente;
– Il Cameroon è famoso per l’alta qualità delle foglie da capa, tutte di origine sun grown;
– La vallata del fiume Connecticut, che si trova a nord di Hartford, negli Stati Uniti, è nota come Tobacco Valley. Qui si coltiva il Connecticut shade, un tabacco impiegato nella produzione di foglie da capa;

In Brasile, nello stato di Bahia, si coltivano soprattutto foglie da capa molto scure;

In Asia infine, occorre menzionare l’Indonesia, i cui tabacchi sono conosciuti come Sumatra e Java, che prendono il nome dalle aree di produzione.

Concludiamo questo viaggio parlando dell’Italia, dove viene coltivato principalmente il tabacco Kentucky.

La Campania è la regione dove si concentra buona parte dell’intera produzione del tabacco Kentucky, soprattutto nella provincia di Benevento e viene coltivato anche in Toscana, Veneto, Lazio e Umbria.

Mentre in Veneto, viene coltivato anche il tabacco Nostrano Del Brenta, che viene utilizzato esclusivamente nella produzione di un brand di sigari italiani.