Le Bartender Vol II: Monica

La quarta professionista di “Le Bartender” è Monica Noni e viene da Ronciglione, provincia di Viterbo. Alcune professionalità si formano nelle scuole private; altre si accollano la bottega.
“Ho iniziato prima di diplomarmi, facevo cappuccini e crodini nel bar del paese, poi ho trovato un posto come barback. Arrivavo fino a Frascati per asciugare bicchieri, prendevo trenta euro a servizio e quasi ci rimettevo con la benzina che consumavo per arrivare là”. 

Prima di arrivare al Jerry Thomas Monica è passata dai locali per i turisti del centro e dalle discoteche. “Sono entrata da Jerry nel 2017 e ci sono rimasta per un anno, lì ho intuito le profondità che l’alta formazione permette di raggiungere.”
Dice che il bar è un mondo che dà tanto e toglie altrettanto. “Dal 2019 alla Pandemia ho fatto la bar manager da Aforisma, un locale con ritmi tutt’altro che “speak-easy”. Durante il Covid ho pensato di ricalibrare tutto. Se lavori la notte di giorno sei stanca, un po’ alla volta rischi di togliere troppi pezzetti dalla tua vita. 

È stato Riccardo Marinelli – il bar manager di Jerry Thomas che l’aveva coinvolta anni prima – a convincermi di fare un tentativo in Terrazza Les Etoiles. Sono qui dal 2022, lavorare in hotel mi permette di bilanciare carriera e vita privata. Facciamo alta miscelazione ma a mezzanotte si chiude. Sono stata capace di riappropriarmi di molti spazi. Tipo tornà allo stadio a vedere la Lazio.” 

Parlando dell’impatto che il Femminile ha avuto nell’ambiente-bar Monica mostra qualche perplessità. Non crede sia il genere in sé a determinare delle differenze di forma.
“Per la mia carriera le parole chiave sono state: umiltà, sacrificio e studio. Il fatto che ci siano più donne porta equilibrio dove prima non c’era. Non so se mi sono spiegata, quello che voglio dire è che l’impatto delle donne non è un qualcosa in più o qualcosa di diverso, è una metà fondamentale che prima mancava.” 

A Monica non piacciono le cose barocche. Ama i drink con pochi ingredienti e dice che si diverte di più a far da bere alle persone qualunque che agli esperti di mixology.

“In questo mondo ci si prende molto sul serio. Credo che al bar si vada soprattutto per divertirsi, serve più leggerezza.”