I cocktail in fusto sono il futuro del beverage negli eventi?

I COCKTAIL IN FUSTO SONO IL FUTURO DEL BEVERAGE NEGLI EVENTI?
OGGI PARLIAMO DI LISTO 

Ci mettiamo in fila, paghiamo, ordiniamo e aspettiamo il drink. Lo schema più o meno è sempre lo stesso, lo sfondo cambia ogni volta. Alcuni locali in una sera miscelano meno di cento drink, altri ne possono fare duemila. Si prende da bere nei club affollati, nel baretto di quartiere e ai concerti con migliaia di persone accalcate. 

Listo produce cocktail in fusto ready to drink e nasce dall’idea di Roberto Rossi e Stefano Aiesi. Alla base della loro intuizione c’è la volontà di semplificare all’osso le procedure di preparazione di un cocktail negli ambienti più frenetici. Studio, visione e capacità di fare rete sono alla base del loro progetto. 

“L’idea è nata negli anni tra chiacchiere e prove. Lavoriamo tutti nell’industria del beverage da tempo e chi è stato dietro a un bancone conosce bene le storture di alcuni processi; noi abbiamo voluto mettere in discussione alcuni degli aspetti meno pratici del settore.” 

Listo è nata nel 2023 partendo da una proposta semplicissima: fusti da 24 litri con spritz, gin & tonic, moscow mule, paloma e margarita. Centosessanta cocktail per ogni fusto. 

“Abbiamo trovato un partner fondamentale in Bubble” spiega Erica Ortu, responsabile commerciale di Listo, “collaborare con un’azienda giovane e capace di adattarsi in maniera elastica alle nostre necessità è stato un passaggio fondamentale. Noi costruiamo la ricetta e loro trovano il modo di realizzarla in maniera autentica, scalabile e dallo spirito craft.” 

In contesti caotici e affollati, la possibilità di ricorrere a referenze standardizzate e semplici da servire apre un universo di possibilità inedite nella bar industry. 

“I vantaggi di offrire cocktail in fusto sono trasversali. In primo luogo non avere prodotti imbottigliati permette un taglio netto dei costi del packaging. Servire da un fusto significa unire l’abbassamento del costo marginale del singolo drink alla quasi totale assenza di rifiuti. Niente bottiglie da buttare, meno bidoni da svuotare durante il servizio e meno impatto ambientale. 

A questo importante beneficio va sommato anche quello derivante da una logistica molto più snella. Niente sode da mettere in frigo ore prima, niente cartoni da scaricare e stoccare, niente bottiglie di vetro che si rompono… 

Il prodotto è semplice da trasportare, da stoccare e da servire. A parità di volumi un bar che offre prodotti del genere impiega meno persone nel servizio e non necessità di personale altamente qualificato.” 

Concerti, inaugurazioni o locali pieni di persone, è capitato a tutti di fare lunghe file per prendere cocktail slavati. Poco ghiaccio, la soda è calda, il drink è miscelato male e alla svelta; funziona così. Listo vuole servire cocktail bilanciati, rapidi e buoni e per farlo ha trovato anche un modo di abbattere i costi e migliorare la logistica del bar. 

La birra in fusto non esiste da sempre e quando è arrivata i puristi hanno alzato gli scudi contro questa nuova eresia. Oggi ogni bar serve birra dalla propria spinatrice, chissà che non succederà qualcosa di simile anche con gli spritz.