Champagne: mercato e vendemmia sotto la lente

CHAMPAGNE: MERCATO E VENDEMMIA SOTTO LA LENTE

Quello della Champagne è un mercato destinato a crescere ancora. E non di poco. Dopo un piccolo arresto – dovuto dalla pandemia – i livelli di export sono tornati a quelli pre-covid ed aumentati del 32%, rispetto al 2020, e del + 8% rispetto al 2019, per un giro d’affari complessivo di oltre 5,5 miliardi di euro. Si parla di 322 milioni di bottiglie prodotte, che l’Italia contribuisce ad assorbire rappresentando il quinto mercato mondiale per valore e settimo per volume. “Un giro di affari di 200 milioni, la cifra più alta degli ultimi 14 anni”. Un trend positivo che non vede segnali di arresto nemmeno in questo 2022, le spedizioni nel primo semestre hanno sfiorato i 130 milioni di bottiglie (pari a un +13,8% rispetto allo stesso periodo del 2021) di cui 79,6 milioni esportate. Volendo fare un’analisi prospettica, ci si aspetta una ulteriore crescita nei canali online, ad un tasso del 5,2% – pari al 60% delle vendite di champagne. Stime che lasciano presagire “un valore del +64% in 10 anni, per raggiungere nel 2032 il record di vendite (11.5 miliardi)”. E con la vendemmia precoce, iniziata a fine agosto, grandi Maison e piccoli vigneron, dopo il calo delle vendite del 2020 – scese del 18% – e un 2021 con il raccolto dimezzato dalle gelate, dalla peronospora e dalla grandine, “hanno deciso, di comune accordo, di fissare una resa commerciabile di 12.000 kg/ha per la vendemmia 2022. Si tratta del livello più alto degli ultimi 15 anni.” In questa sostanziale e virtuosa condizione, la Maison Louis Roederer, grazie ad un’attenta supervisione dei vigneti (112 ettari certificati biologici) e oltre 140 condotti in biodinamica, esercita la propria posizione da leader nel mercato – in termini di qualità e immagine – prendendo scelte arbitrarie per affrontare il mercato, e la sua evoluzione, con un solo obiettivo: proporre la migliore qualità possibile in ogni annata. 

I BEST SELLER ROEDERER: COLLECTION, ROSÉ, CRISTAL

Se la scelta di produrre Collection è iniziata a farsi strada nel 2012, la prima uscita concreta di questa cuvée multimillesimata della Maison – in sostituzione dell’iconico Brut Premier ideato nel 1920 per rendere lo champagne più accessibile – è avvenuta con grande successo all’inizio del 2022. Collection 242 è un progetto di assoluta libertà, nella definizione di uno stile produttivo che mette al centro freschezza, tensione, energia e purezza delle uve provenienti dalle migliori parcelle di proprietà della Casa di Reims; 410 vigneti che, vinificati singolarmente, consentono la più funzionale delle destinazioni d’uso dei vins clairs ottenuti dagli stessi. Collection incarna la possibilità della Maison di poter esprimere le sfaccettature dei suoli della Champagne e la complessità di diversi millesimi racchiusi nella réserve perpétuelle (che compone per oltre il 30% la cuvéé), completata dai “vini di riserva”, affinati in grandi fusti di legno, e dai “vini d’annata”, che nel 242 sono della 2017 e rappresentano il 50% dell’assemblaggio (per la maggior parte a base Chardonnay). 

Colletion è un’evoluzione rivoluzionaria nel concepire lo champagne: viva, e più che mai contemporanea. Nel terroir noto come quello della Rivière, nel villaggio di Cumières, in 35 diverse parcelle la Casa coltiva uve Pinot noir su suoli calcarei più caldi, e uve Chardonnay in quelli più freschi. Il risultato? Un rosé prodotto con il metodo dell’infusione, che permette di estrarre succosità e la maturità delle uve, conservando un’immensa freschezza salina, che nel millesimo 2015 si sprigiona con una straordinaria energia, capace di combinare finezza aromatica  e carattere. E se il bello viene sempre alla fine, il prestigioso Cristal® – la prima cuvée de prestige in Champagne nata nel 1876 per soddisfare gli esigenti gusti dello Zar Alessandro II – è tra le rappresentazioni più singolari e personali della Maison Louis Roederer, che gradualmente ne ha modificato lo stile, il dosaggio e la stessa interpretazione pur rimanendo fedele a quella che continua essere la sua immagine: uno champagne elaborato esclusivamente nelle migliori annate, composto per il 60% da Pinot noir e 40% Chardonnay; dopo un minimo di sei anni di affinamento in vetro effonde la sua potenza gessosa in un sorso sferzante, dinamico, abile a forgiarsi nel tempo: un continuo percorso di  miglioramento e perfezionamento, accolto dai tanti estimatori e dai loro epigoni.

* Fonte: CIVC (Comité interprofessionnel du vin de Champagne)