Ballor Gin: Una storia di amicizia

BALLOR GIN: UNA STORIA DI AMICIZIA

Alla scoperta di un Dry Gin  dalla forte connotazione storica che sa interpretare la tradizione in chiave moderna

BALLOR: TRA STORICITÀ E INNOVAZIONE

 Piemonte, fine ‘800. Torino iniziava la grande trasformazione verso la modernità e i liquoristi regionali godevano di fama internazionale grazie al periodo d’oro del vermouth: era destinata a diventare la città del progresso.

 Sulla scia dell’entusiasmante periodo storico tre amici – Paul Ballor, Henry Freund ed Emilie Roussette – crearono una delle aziende più all’avanguardia dell’epoca che velocemente acquisì notorietà per la qualità dei suoi prodotti.

 Tutto nacque da un’intuizione di Henry Freund che una sera, in un caffè letterario, assaggiò un bicchiere di Vermouth, uno degli aperitivi più apprezzati dell’epoca. Il liquore fu tanto buono da ispirarlo ad avviare una propria produzione. “Ho appena fatto la scoperta del Vermouth. Avrei bisogno di consultarla. Potrebbe raggiungermi?”, scrisse Freund all’amico Ballor. Non sarebbe passato molto tempo prima di vedere Paul, Henry ed Emilie seduti attorno a un tavolo notarile per firmare l’atto costitutivo della Freund, Ballor & C.

 Non solo Vermouth. Anche Amaro, Gin, Cognac e Vino Chinato erano parte della produzione della Freund, Ballor & C.I.A. Così iniziò a diffondersi la voce della qualità dei loro prodotti nel Regno di Sardegna e poi Firenze, Londra, Dublino, Chicago, Parigi. La voce arrivò fino a Casa Savoia che nel 1902 nominò l’azienda liquoristica “Sovrintendente del Re d’Italia”, un riconoscimento per pochi.

 

BALLOR GIN: UN PRODOTTO PREMIUM

 

Veloce avanti fino ai giorni nostri. Ballor ha voluto enfatizzare la sua storicità, rendendola contemporanea e creando uno storytelling che renda onore ai suoi tre fondatori, dedicando a ciascuno un prodotto della linea: il Gin a Emilie, il Vermouth a Paul e l’Amaro a Henry. E se nel XIX secolo sulle etichette dei liquori iniziavano a fare la comparsa le prime locomotive, simbolo della forza trainante dello sviluppo crescente di quel periodo, oggi il brand ha scelto di collaborare con un noto designer londinese per tradurre le etichette storiche in chiave pop e contemporanea con colori che sappiano distinguersi in bottigliera.

Ballor Gin – dedicato a Emilie Roussette – è caratterizzato dalle note amaricanti del ginepro, arricchito da botaniche naturali, come da antica ricetta di casa Ballor. Questo Gin conquista per il gusto fresco e vivace conferito dalle note agrumate di pompelmo rosa, arancia dolce di Sicilia, bergamotto di Calabria e le note balsamiche di menta piemontese e cardamomo, unite a quelle delle erbe aromatiche mediterranee di timo e basilico.

Sono alcuni dei processi attenti a rendere il Ballor Gin un prodotto premium. Ad esempio, le bacche di ginepro utilizzate sono di provenienza italiana e da diverse regioni per esaltare le molteplici caratteristiche che i microclimi donano alle bacche, e che vengono infuse in soluzione alcolica (macerazione statica) al fine di estrarre la migliore aromaticità; l’infuso viene poi distillato in alambicco, concentrando le componenti più aromatiche e balsamiche. La freschezza del Mediterraneo viene trasmessa grazie all’aggiunta di preparazioni aromatiche naturali, quali scorze di arancio, bergamotto, mandarino e pompelmo rosa oltre timo e basilico.

Attraverso Ballor Gin ripercorriamo i viaggi di Emilie Roussette nella penisola italiana quando dal Piemonte, durante i mesi invernali, soggiornava da cari amici in Sicilia o Calabria per svernare. Era lì che si immergeva tra i profumi della macchia spontanea mediterranea e dei vivaci e dolci profumi agrumati.