Apre trattoria del Ciumbia, l’osteria milanese si fa contemporanea

APRE LA TRATTORIA DEL CIUMBIA, L’OSTERIA MILANESE SI FA CONTEMPORANEA

 A poco più di un anno dall’apertura di VESTA – primo ristorante del Gruppo – e a 7 mesi da quella di CASA Fiori Chiari, TSF Holding annuncia il completamento della fase 1 del suo piano di trasformazione di Brera in distretto gourmet con l’inaugurazione della Trattoria del Ciumbia. 

La terza insegna del Gruppo di ristorazione porta un’ulteriore ventata di novità nel quartiere, con un concept di tradizionale osteria milanese rivista in chiave contemporanea. 

Situata al civico 32 di Via Fiori Chiari, Ciumbia dispone di 100 coperti, e si caratterizza per il progetto di architettura e interni curato da Dimorestudio.

Ispirandosi ai tradizionali locali di Brera, lo studio milanese fondato da Emiliano Salci e Britt Moran ha reinterpretato gli spazi esistenti per assicurare agli ospiti il calore della tipica trattoria in ambienti eclettici, che non rinunciano a inaspettati twist contemporanei.

 All’ingresso, una bussola in legno e vetro con tendine ad altezza uomo richiama alla memoria le entrate delle trattorie di una volta, creando una barriera visiva fra interno ed esterno ma assicurando al contempo luce naturale alla prima sala. Qui, un imponente bancone in peltro impreziosito da vetrine profilate in ottone in cui sono esposti piatti riassemblati da Anita Cerrato – una delle migliori artigiane nell’arte giapponese del Kinsugi – delinea l’area dell’aperitivo.

Un balcone centrale, che sovrasta la scala che porta al piano -1, allunga la vista fino alla seconda sala creando un continuum spaziale caratterizzato da boiserie in legno di noce fiammato e piastrelle pavimentali personalizzate disposte a mosaico nei colori latte, giallo senape, rosso fegato, opium, nero tenebra e verde palude. L’essenzialità delle pareti è interrotta da portagiornali dal sapore retrò, ganci appendiabiti e una serie di acquerelli che raffigurano architetture razionaliste italiane degli anni Trenta. Completano l’arredo complementi originali firmati Dimoremilano il marchio di arredi contemporanei dello studio milanese – fra cui le applique in specchio serigrafato Pietro, le sedie paesane modello Rei con struttura in acciaio e seduta in paglia intrecciata, e i tavoli Ignazio nello stesso legno delle boiserie.

 

Sullo stesso piano, una sala privata separata, foderata da tendaggi in velluto color prugna e bordeaux su più livelli, accoglie fino a 10 commensali che possono accomodarsi su sedie originali Carimate di Vico Magistretti attorno a un tavolo in vetro retrò Dimoremilano, illuminato dalle suggestive lampade a sospensione Splugen Bräu di Flos, realizzate da Achille e Pier Giacomo Castiglioni negli anni Sessanta per l’omonima birreria milanese.

Al piano seminterrato, un intimo club lounge privé accoglie piccoli eventi privati e per drink post-cena fino a 50 persone in un ambiente riscaldato da moquette marrone, tendaggi a parete in raso deep blue, un divano a panca in tessuto e gli iconici pouf Parigi entrambi di Dimoremilano. Protagonista dello spazio è la colonna in ottone con piano d’appoggio in acciaio e neon illuminante ad anelli, mentre il banco bar di design è incorniciato da un oblò sulla parete rivestita da una boiserie in laminato effetto acciaio.

 La proposta gastronomica studiata dall’Executive Chef Paolo Rollini è un tributo alla ristorazione che vede protagonista la tradizione milanese e lombarda, rimasta sostanzialmente statica negli indirizzi classici della città, modernizzata alla luce di tecniche di preparazione contemporanee e di contaminazioni internazionali che mirano a imporre la Trattoria del Ciumbia come una proposta unica nel panorama gastronomico meneghino.

 Fra le proposte spiccano grandi classici della cucina casalinga meneghina come il Risotto alla Monzese; la Costoletta alta con l’osso – impanata con pane grezzo che riduce l’assorbimento dei grassi e cotta nel burro chiarificato; la Trippa e le Lumache della Valtellina in umido (disponibili rigorosamente fino a marzo, quando vengono sostituite dalle Rane in pastella).

A questi si affiancano reinterpretazioni raffinate delle ricette della tradizione come la Lasagnetta al Bollito – una millefoglie in cui per ogni strato viene utilizzato un taglio diverso, dalla lingua al biancostato alla testina e il quinto quarto; la Cassoeula dove cotiche e musetto si legano elegantemente a una crema di verza; o i Mondeghili nelle varianti tradizionale o in quella 50% manzo-50% luganega avvolti in foglia di verza.

 Non mancano proposte di pesce come le Sarde marinate e fritte con riduzione al Campari e vegetariane come Insalata Russa; Giardiniera e Minestrone nelle versioni invernale ed estiva. 

Fra i dolci al carrello spiccano la Zuppa Inglese; il Panettone (disponibile tutto l’anno anche in formati inediti); Gelato, Riso al Latte al taglio e la Barbajada – tradizionale bevanda milanese di inizio 800 – presentata in forma solida di torta con ganache al cioccolato e caffè accompagnata da panna montata.

La carta dei vini studiata dal Sommelier del Gruppo Francesco Bardi, si focalizza sulle referenze regionali e nazionali, in particolare dei rossi presenti in grandi varietà e con importanti verticalità di annata su specifiche etichette. 

Non manca comunque una piccola selezione di vini della regione bordolese, così come Champagne e bollicine Franciacorta che permettono degustazioni agli antipodi in combinata con piatti tradizionalmente “poveri” quali la trippa o la cassoeula.

La Trattoria del Ciumbia è aperta fino all’8 gennaio dal lunedì al sabato solo per il servizio serale dalle 19 all’1. Da gennaio, sarà aperto tutti i giorni a pranzo dalle 12 alle 15 e a cena dalle 19 all’1.