Alla scoperta di Ramos Pinto wine

Ramos Pintos

È una della Case più antiche del Douro, i 250 ettari di proprietà riescono a soddisfare l’intero fabbisogno delle uve per la produzione di vini di Porto. A nord-ovest del Portogallo, nella regione del Duriense, Ramos Pinto da oltre 140 anni realizza prodotti di grande personalità in diverse quintas acquistate progressivamente nel corso del tempo. Tutto inizia nel 1880 con la fondazione dell’azienda a soli ventuno anni da parte di Adriano Ramos Pinto, il suo obiettivo è quello di esaltare le caratteristiche dei terroir del Porto. Era un visionario dall’anima imprenditoriale dotato di grande trasporto per l’arte, sfruttando le sue abilità di negoziazione è riuscito a sfondare nel mercato brasiliano, Ramos Pinto all’inizio del XX secolo è leader nel mercato interno, in Europa e nei paesi latino-americani. Dato il successo, Adriano chiama in supporto il fratello António per occuparsi delle questioni amministrative. L’azienda diventa una joint venture, i soci diventano cinque. Con l’arrivo nel 1938 di José Ramos Pinto Rosas, considerato il “Papà del Douro”, si concretizza la capacità dell’azienda di rinnovarsi, impegnandosi nella ricerca e sviluppo; si studiano vitigni e suoli della regione del Douro, e nuovi metodi di vinificazione. Il pronipote, João Nicolau de Almeida, con alle spalle importanti esperienze nel Bordeaux, apporta ulteriori migliorie, dalla ristrutturazione dei vigneti e l’irrigazione alla scelta dei migliori portainnesti. Tra le attività più emblematiche, c’è sicuramente la selezione di 70 varietà che si adattano al terroir. Un’analisi che conferma come le migliori cinque varietà siano il Touriga Nacional, la Tinta Roriz, il Touriga Franca, la Tinta Barroca e la Tinto Cão.

“Per fare grandi vini servono grandi uve”.

È basandosi su questa convinzione che Ramos Pinto ha acquistato terreni nelle zone più vocate della Valle de Douro: Quinta do Bom Retiro (80 ettari) tra i 110 e 400 metri; vicino al fiume Torto, è il sito sperimentale di Ramos Pinto. Quinta Vinha da Urtiga, nel comune di Valença do Douro, i 3,5 ettari di vigneti ospitano piante pre-fillossera tra 290 e 324 metri slm in un terreno franco-limoso; qui, convivono 64 varietà di uve rosse, l’intero vigneto è biologico, dal 2017 gestito in biodinamica. Quinta dos Bons Ares, nel Douro Superiore, ha 25 ettari in produzione ad un’altitudine di 600 metri. E infine la Quinta de Ervamoira che, sempre nel Douro Superiore, vanta 178 ettari in produzione tra i 10 e 340 metri slm; il suo sviluppo in verticale, senza l’uso di terrazze, la rende tra le più singolari per la ricchezza di esposizioni e sfaccettatura dei suoli. Quintas tutte che vantano caratteristiche climatiche proprie e che per questo motivo diventano uniche e adatte a produzioni parcellari: i Tawny 10 YO e il Tawny 20Y0 sono un assemblaggio di vini, invecchiati almeno 10 e 20 anni rispettivamente, prodotti con uve provenienti da una singola Quinta, do Bom Retiro e de Ervamoira, rispettivamente. A questi si affiancano prodotti più immediati, il Ruby (assemblaggio di tre giovani vini di Porto) e LBV, blend di uve raccolte in una stessa annata, provenienti da tutte le Quintas.