Mr. Dee Still Goes to France 2 – Viaggio nell’Armagnac

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Viaggio nell’Armagnac

“C’est un velours.” Quel sorso pareva un velluto. È infatti così che viene definito il Bas-Armagnac a Nogaro, nella contea di Armagnac. Lo smercio di questo nobile distillato è antico, da metà del Cinquecento. Ma la distillazione esisteva da tempo Nel 1310 a Gers, in Guasconia, il frate Vital du Four in un manoscritto elencava i pregi terapici dell’acquavite. “Sai, pare fossero una quarantina” – mi diceva Jerome, uno dei chierici della collegiata Saint-Nicolas. “Quest’area è sempre stata animata dai pellegrini in direzione di Santiago de Compostela e nelle abbazie l’acquavite veniva offerta ai viandanti. È parte del nostro tessuto sociale.” Il sentimento per questo distillato è profondo, ancora oggi è realizzato nel Dipartimento di Gers e nei limitrofi Lot & Garonne e Landes, nelle zone definite Bas Armagnac, Ténerèze e Haut Armagnac. Un distillato d’uva che dal 2010 viene classificato in base al periodo di invecchiamento, da tre a vent’anni o in base al millesimo in cui è stato imbottigliato.

Il sistema “Charantais” e la qualità superiore Dartigalongue

Rispetto al Cognac, che sfruttò i fiumi per raggiungere i porti e quindi la Manica, la zona dell’Armagnac, per via anche della sua posizione nell’entroterra della Francia, si è concentrata sul mercato interno sviluppando una produzione frammentata. Ci sono piccole, piccolissime distillerie e grandi Maison, quale è Dartigalongue. Fondata nel 1838, questa Casa familiare è tra le più storiche della regione e oltre a curare l’intero processo produttivo, è riuscita ad interpretare con successo – e prima della sua pubblicazione – il decreto del 1972, che riconobbe la superiore qualità degli Armagnacs distillati con il sistema “Charantais” rispetto alle acquaviti ottenute con l’alambicco continuo tradizionale. L’eliminazione delle impurità della distillazione rende infatti il Bas-Armagnac un distillato raffinato. Elegante. L’affinamento in fusti di quercia da 400 litri e anni e anni di invecchiamento, sono fondamentali per stemperare un eccessivo vigore. L’Hors d’Age, con i suoi quasi dieci anni di elevage si esprime con autorevolezza. Una magnificenza produttiva nobilitata in aromi di vaniglia, boisé e tostati. Mi ritrovavo a girare lentamente il bicchiere per immergermi in note sempre più nitide, e più agrumate. Non erano così nascoste, bisognava solo lasciare loro il tempo di esprimersi per scandire il sorso, e lasciare spazio a quelle sensazioni, apparentemente sospese, di spezie dolci. Immenso.