Alla scoperta del Patròn Tequila

Patròn Tequila

PATRÓN TEQUILA

Il Messico è una delle mie mete preferite per un viaggio on the road, sia in solitaria che in buona compagnia. Una delle mie ultime avventure messicane è stata proprio a Jalisco, patria dell’agave. Da buon intenditore di tequila, non ho potuto perdere l’occasione di visitare l’Hacienda, la famosa distilleria Patrón.
Tutto inizia con la selezione delle migliori agavi Blue Weber, che vengono cucinate lentamente in forni di mattoni così da garantire una cottura perfetta. Tradizione e produzione vanno di pari passo in questa distilleria, permettendo al marchio mantenersi sempre tra i super premium brand di tequila al mondo.
Una delle caratteristiche principali della tequila è il NOM, il numero che indica le distillerie autorizzate, ad ora solo 140 in tutto il mondo.
A far eccellere Patrón nel settore di questo amato distillato è lo stretto rapporto che il brand ha con i produttori di agave. Grazie alla collaborazione con gli agricoltori vengono raccolti i migliori agave ormai invecchiati tra i 5 e i 7 anni per avere un eccellente livello di zuccheri. Successivamente le agavi vengono e cucinate variando tra periodi di cottura a vapore e riposo per 79 ore, l’inulina dell’agave si trasforma cosí in zuccheri fermiscindibili.
Il secondo passaggio della lavorazione dell’agave è la macinatura. Il metodo Tahona utilizza una roccia vulcanica di due tonnellate che permette di ottenere sia succo che fibra. Il moderno metodo a rulli spreme cinque volte l’agave, separando il succo dalla fibra per controllare meglio i livelli di zuccheri.
Dopo aver degustato vari prodotti Patrón, non ho dubbi nel partire da un cocktail a base Patrón Silver: questo tequila ha aroma di agrumi, banana, mela verde e pepe nero, con un gusto morbido di agave fresca.
A chi non vede l’ora di provare Patrón Silver, consiglio di assaporarlo al meglio in un Margarita:

6 cl PATRÓNSILVER
3 cl Lime
1,5 cl sciroppo di AGAVE

Per realizzare un ottimo Margarita filtrare finemente in un bicchiere coupé refrigerato. Per non fare un torto a nessuno provate a coprire metà del bicchiere con un bordo di sale così da lasciare agli ospiti la scelta di come. Guarnite con una fetta di lime.

Ecco il mio Margarita preferito.