Milano Distilled Episodio 4 – Gesto

Gesto

Porta Venezia è un quartiere dalle molteplici identità, a Milano, e in evoluzione continua. Sovrapposizioni, e non sostituzioni, perché quando ne arriva una nuova, di identità, non significa che le precedenti devono andare via. Fu zona operaia, a due passi dalla Stazione Centrale, poi – e ancora – casa dell’enorme comunità italo-eritrea ed etiope della città; più recentemente via Lecco e dintorni hanno fatto nascere il cosiddetto “Gay district”, e decine di nuovi locali, non più soltanto a tema Lgbtq+ hanno seguito e poi cavalcato l’onda.

Ma Porta Venezia è anche un quartiere labirintico, per cui a una via frequentatissima e caotica se ne giustappone una invece piccola, e serena, e silenziosa. È in una di queste ultime – via Sirtori, una delle più belle – che ha casa Gesto, aperto da Martina Lucatelli nel 2014, “quando ancora di sostenibilità nella ristorazione si parlava poco”, dice lei. Gesto è sia bar che ristorante, e quando Martina parla di sostenibilità lo fa con una coerenza profonda, e non un opportunismo di marketing: “Per noi il concetto di “no waste” è proprio la base di partenza. Quello che stiamo facendo, ad esempio, è introdurre e utilizzare piante, spezie ed erbe, soprattutto sulla parte drink, che hanno degli effetti benefici e salutari. Fare bene dal punto di vista fisico e mentale”.

A due passi da Gesto, un luogo che vive soprattutto nelle ore serali, Martina ha aperto anche un bar diurno. “Si chiama Martas”, dice, “e nasce perché ci eravamo stufate delle solite pause pranzo basic, allora abbiamo creato questo format dove utilizziamo verdure biologiche molto diverse e lavorate in modo particolare. Collaboriamo con contadini della zona della Lombardia, e non andiamo a intensificare lo sfruttamento dei mari utilizzando salmone o tonno, ma palamita, dentice, pesci locali in base alla stagionalità del mare”

La clientela, in un quartiere così, è cambiata? Martina dice: “Sì, vorrei che fosse ancora più cosciente di alcune cose e non credesse soltanto a chiacchiere di marketing, ma sicuramente è cambiata: c’è molta più attenzione a tutto ciò che implica la parola sostenibilità. E va bene, perché significa che c’è un processo in atto”.