Milano Distilled Episodio 2 – Cantine Isola

Cantine Isola

Cantine Isola

Un’istituzione, anzi un monumento, fermo in mezzo a un secolo di cambiamenti. Urbanistici, storici, di abitudini. Roba epocale. Cantine Isola dal 1896 è lì, in via Paolo Sarpi 30, oggi cuore del quartiere più vivace della città, Chinatown recentemente riscoperta dai milanesi che la riempiono ogni sera in ogni metro quadrato. Luca Sarais lo trovi in bottega ogni giorno, con il suo tipico gilet colorato, a consigliare bottiglie di vino – sono centinaia quelle in vendita, e forse pure migliaia – o distillati di pregio. I fine settimana Cantine Isola esplode. Un bel segno per un posto così antico. Una ricetta preziosa: «Ma il segreto è tutto qui: tenere una qualità alta nel servizio con la nostra semplicità», dice Luca, sempre sorridendo. Ce l’ha nel dna, perché viene da generazioni di ristoratori.

E poi la scelta: “Sicuramente il fatto che serviamo vino buono, e il fatto di volerlo servire in maniera simpatica cercando anche di far diventare la gente, è fondamentale. È stato mio papà ad avermi insegnato che il bancone è un teatro.” E infatti ogni martedì sera Luca sale su uno sgabello e legge una poesia, un momento per entrare in un’altra atmosfera, anche solo per pochi secondi. Si fa il silenzio, e Luca inizia a declamare.

Il quartiere Sarpi è cambiato radicalmente, da arteria poco frequentata e dedita all’ingrosso è diventata una delle vie più passeggiata della città, piena di ristoranti. Piena di concorrenza. Eppure Cantine Isola è pieno. Sempre più pieno. Anche di ragazzini. “Anche i ragazzi più giovani cercano, ogni tanto, una bottiglia particolare. E questo non può che farmi piacere perché vuol dire che abbiamo costruito qualcosa”, racconta Luca. Sentirsi a casa in un vortice di corpi, in mezzo a una città che cambia velocemente. Spesso troppo. “Conosciamo molti per nome, quello aiuta tanto”, spiega. “Dopo una giornata di lavoro le persone hanno voglia di una coccola.